In questa lezione:

• il Sistema della conoscenza in agricoltura
  • contenuti e funzioni
  • evoluzione
  • caratteristiche in Italia

Obiettivo formativo: 

• acquisire le conoscenze di base sulle principali caratteristiche del Sistema della conoscenza in agricoltura

Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura (SCIA) è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l'innovazione in agricoltura

Roling and Engel 1991, Poppe 2012, INEA 2014

E’ un sistema perché le sue componenti sono in relazione funzionale fra loro

Ha come oggetto la conoscenza (quindi la crescita delle risorse umane) ed, in questo periodo, l’innovazione

Ha come obiettivo il sostegno a imprese, territori rurali, lavoratori agricoli ecc.

Svolge numerose azioni e necessita di professionalità specifiche

Nel 2000 l’OCSE realizza la prima Conferenza internazionale utilizzando la denominazione Sistema della conoscenza in agricoltura (Agricultural Knowledge System) ed invitando gli esponenti della ricerca, della consulenza /divulgazione (extension), dell’alta formazione.

ll sistema è anche denominato «triangolo della conoscenza» e ne vengono realizzate illustrazioni grafiche che enfatizzano la necessità di un’interazione fra le parti

Nei decenni precedenti:

• il tema del progresso tecnologico era di grande rilevanza per studiosi e politiche (soprattutto economisti ma anche discipline agroalimentari)
  • maggiore disponibilità di derrate alimentari

  • aumento del reddito per gli imprenditori agricoli

• obiettivo della diffusione delle tecnologie
  • al posto di consulenza si usava il termine assistenza tecnica

 tecnologia come elemento centrale  

• le componenti del sistema erano considerate separatamente
  • ricerca (di base, applicata, sperimentale)
  • i servizi di sviluppo (informazione, consulenza polivalente, specializzata, tecnologie di supporto, ecc.)
  • formazione (scolastica, professionale, quadri ecc.)

L’approccio alla diffusione era lineare:

Negli anni ‘80 e ’90 il segmento della divulgazione/consulenza /assistenza tecnica è stato oggetto di riflessioni e approfondimenti in Italia e all’estero.

I temi del confronto:

• ruolo delle politiche per la promozione dei servizi alle imprese
• servizi pubblici o servizi privati?
• capacità e competenze professionalizzanti
• strumenti tecnologici a supporto dei servizi
• rapporti e relazioni con la ricerca
• rapporti e relazioni con le imprese

A livello nazionale:

• peso µµµµµµµµ
• trend ó

A livello regionale/territoriale:

• peso µµ
• trend ò

Peso da 1 a 10

A livello nazionale:

• peso µµµµ
• trend ñ

A livello regionale/territoriale:

• peso µµµµµµ
• trend ñ

Peso da 1 a 10

A livello nazionale:

• peso µ
• trend ó

A livello regionale/territoriale:

• peso µµµµµµµµµ
• trend òò

Peso da 1 a 10

A livello nazionale:

• peso µµµµµ
• trend ñ

A livello regionale/territoriale:

• peso µµµµµ
• trend ò

Peso da 1 a 10

Pubblicazioni e documenti

• La produzione e diffusione di conoscenza nell’ agroalimentare italiano

• Il sistema della conoscenza in agricoltura: una lettura introduttiva

• Il sistema della conoscenza in agricoltura in Italia: è in corso una fase regressiva?

Siti e altri riferimenti on-line

• Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale (2014-2020)

• SCAR - AKIS Documents

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

La progettazione è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha pianificato le tematiche e selezionato i docenti per la produzione dei contenuti formativi.

Il percorso formativo è stato sperimentato, prevalentemente in remoto, grazie alla partecipazione del gruppo pilota formato da tecnici selezionati dal Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF).

Si ringrazia in particolare i rappresentanti del Consiglio che hanno contribuito alla progettazione ed alla sperimentazione suggerendo revisioni e miglioramenti.